I consigli di Daniele

Daniele
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Visite turistiche

Il Monte Sant’Angelo, noto anche come Monte Giove, uno dei monumenti simbolo che dall'alto domina severo e maestoso sulla città di Terracina. Il Tempio di Giove Anxur è tutelato quale Monumento Naturale della Regione Lazio, affidato al Comune di Terracina sotto la vigilanza della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Lazio.
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Templet for Jupiter Anxur
Piazzale Loffredo
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Il Monte Sant’Angelo, noto anche come Monte Giove, uno dei monumenti simbolo che dall'alto domina severo e maestoso sulla città di Terracina. Il Tempio di Giove Anxur è tutelato quale Monumento Naturale della Regione Lazio, affidato al Comune di Terracina sotto la vigilanza della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Regione Lazio.
La concattedrale di San Cesareo è il principale luogo di culto cattolico di Terracina, concattedrale della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. La cattedrale venne edificata tra V e VI secolo utilizzando ciò che restava di un antico tempio romano a cinque navate del foro cittadino; venne dedicata a san Cesareo, diacono e martire a Terracina nel II secolo. L'edificio subì diversi interventi e restauri, tra cui quello dell'XI secolo (con la consacrazione al patrono della città san Cesareo del 1074), quello del XIII secolo e soprattutto il restauro settecentesco, che ridusse la chiesa da cinque a tre navate con la costruzione di cappelle laterali e la copertura a botte del soffitto al posto delle capriate romaniche. Notizie contenute nel Liber Pontificalis riferiscono di una donazione effettuata da papa Leone IV (847-855), probabilmente riferibile alla consacrazione della chiesa. All'inizio dell'XI secolo papa Alessandro II (1061-1073) concesse la diocesi di Terracina con tutte le sue pertinenze all'abate di Montecassino Desiderio (1058-1086), che ne conservò la cattedra fino alla sua elezione a papa nel 1086 con il nome di Vittore III (1086-1087). Alla sua morte, proprio nella cattedrale di San Cesareo si celebrò il conclave del 1088 che elesse papa Urbano II al soglio pontificio (1088-1099). La cattedrale fu ricostruita e dedicata dal vescovo Ambrogio il 24 novembre del 1074 e completata tra il XII e il XIII secolo. I restauri eseguiti nel 1926, promossi da Pietro Fedele, ministro dell'Educazione Nazionale, interessarono prevalentemente l'esterno della cattedrale: la demolizione delle volte e pilastri del pronao, oltre a quella della fatiscente loggia delle benedizioni, con l'intento di riportare la facciata al suo aspetto medioevale. A seguito del rinvenimento di ulteriori parti murarie dell'antico tempio romano durante i lavori del dopoguerra, iniziarono negli anni Cinquanta e Sessanta indagini sulle murature più antiche dell'edificio, tese ad approfondire la storia e le problematiche del monumento.
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Terracina Cathedral
19 Piazza Municipio
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La concattedrale di San Cesareo è il principale luogo di culto cattolico di Terracina, concattedrale della diocesi di Latina-Terracina-Sezze-Priverno. La cattedrale venne edificata tra V e VI secolo utilizzando ciò che restava di un antico tempio romano a cinque navate del foro cittadino; venne dedicata a san Cesareo, diacono e martire a Terracina nel II secolo. L'edificio subì diversi interventi e restauri, tra cui quello dell'XI secolo (con la consacrazione al patrono della città san Cesareo del 1074), quello del XIII secolo e soprattutto il restauro settecentesco, che ridusse la chiesa da cinque a tre navate con la costruzione di cappelle laterali e la copertura a botte del soffitto al posto delle capriate romaniche. Notizie contenute nel Liber Pontificalis riferiscono di una donazione effettuata da papa Leone IV (847-855), probabilmente riferibile alla consacrazione della chiesa. All'inizio dell'XI secolo papa Alessandro II (1061-1073) concesse la diocesi di Terracina con tutte le sue pertinenze all'abate di Montecassino Desiderio (1058-1086), che ne conservò la cattedra fino alla sua elezione a papa nel 1086 con il nome di Vittore III (1086-1087). Alla sua morte, proprio nella cattedrale di San Cesareo si celebrò il conclave del 1088 che elesse papa Urbano II al soglio pontificio (1088-1099). La cattedrale fu ricostruita e dedicata dal vescovo Ambrogio il 24 novembre del 1074 e completata tra il XII e il XIII secolo. I restauri eseguiti nel 1926, promossi da Pietro Fedele, ministro dell'Educazione Nazionale, interessarono prevalentemente l'esterno della cattedrale: la demolizione delle volte e pilastri del pronao, oltre a quella della fatiscente loggia delle benedizioni, con l'intento di riportare la facciata al suo aspetto medioevale. A seguito del rinvenimento di ulteriori parti murarie dell'antico tempio romano durante i lavori del dopoguerra, iniziarono negli anni Cinquanta e Sessanta indagini sulle murature più antiche dell'edificio, tese ad approfondire la storia e le problematiche del monumento.
Frizzante d'estate, con chalet e stabilimenti balneari pronti a servire bevande ghiacciate ai bagnanti durante i caldi aperitivi estivi, e nostalgico e rilassante d'inverno, il lungomare di Terracina è uno dei luoghi pulsanti dell'intera città, preferita non solo dai turisti ma anche dai locali per ciò che c'è di più bello al mondo: il mare. Il promontorio del Circeo sovrasta il panorama nella sua maestosità sui suoi 4 km di litorale, offrendo dei tramonti mozzafiato soprattutto quando il sole sceglie di addormentarsi proprio lì per qualche ora. Inoltre, l'aria di mare di Terracina è una di quelle con la maggior concentrazione di iodio: solo un altro posto al mondo, in America Latina, ne presenta la stessa quantità.
Lungomare Di Terracina
1 Viale Circe
Frizzante d'estate, con chalet e stabilimenti balneari pronti a servire bevande ghiacciate ai bagnanti durante i caldi aperitivi estivi, e nostalgico e rilassante d'inverno, il lungomare di Terracina è uno dei luoghi pulsanti dell'intera città, preferita non solo dai turisti ma anche dai locali per ciò che c'è di più bello al mondo: il mare. Il promontorio del Circeo sovrasta il panorama nella sua maestosità sui suoi 4 km di litorale, offrendo dei tramonti mozzafiato soprattutto quando il sole sceglie di addormentarsi proprio lì per qualche ora. Inoltre, l'aria di mare di Terracina è una di quelle con la maggior concentrazione di iodio: solo un altro posto al mondo, in America Latina, ne presenta la stessa quantità.
Tra le numerose vestigia della ricostruzione urbana di Terracina, avvenuta sotto il dominio di Lucio Cornelio Silla (I secolo a.C.), particolarmente affascinante risulta il teatro romano, di cui si sono conservati ampi tratti ed emerso alla luce sotto un fabbricato sovrastante parzialmente distrutto durante i bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale, nel 1943. La particolare importanza di questo edificio, capace di ospitare oltre 4mila persone, sta nel fatto che esso è uno dei pochi teatri rimasti, fra quelli costruiti all’epoca, situati al centro della città. La sua unicità deriva anche dal fatto che esso sorgeva accanto alla via Appia antica, la regina viarum, di cui si può ancora scorgere un tratto (in parte ricostruito) nei pressi della piazza del Municipio, insieme al Foro Emiliano. Il sito archeologico del Teatro Romano di Terracina si trova nella Piazza del Municipio, in pieno centro storico alto, esattamente di fronte al Palazzo Comunale.
Piazza Municipio
Piazza Municipio
Tra le numerose vestigia della ricostruzione urbana di Terracina, avvenuta sotto il dominio di Lucio Cornelio Silla (I secolo a.C.), particolarmente affascinante risulta il teatro romano, di cui si sono conservati ampi tratti ed emerso alla luce sotto un fabbricato sovrastante parzialmente distrutto durante i bombardamenti dell’ultimo conflitto mondiale, nel 1943. La particolare importanza di questo edificio, capace di ospitare oltre 4mila persone, sta nel fatto che esso è uno dei pochi teatri rimasti, fra quelli costruiti all’epoca, situati al centro della città. La sua unicità deriva anche dal fatto che esso sorgeva accanto alla via Appia antica, la regina viarum, di cui si può ancora scorgere un tratto (in parte ricostruito) nei pressi della piazza del Municipio, insieme al Foro Emiliano. Il sito archeologico del Teatro Romano di Terracina si trova nella Piazza del Municipio, in pieno centro storico alto, esattamente di fronte al Palazzo Comunale.
Il porto di Terracina offre l'essenza della città: dalle paranze (tipiche imbarcazioni per la pesca) agli anziani che giocano a carte, al molo da cui ci si tuffa, ai bar e locali di pesce che fanno da cornice. Dal porto di Terracina è inoltre possibile prendere i traghetti o gli aliscafi veloci per le isole Pontine di Ponza e Ventotene, raggiungibili in poco meno di un'ora.
Porto di Terracina
4 Via del Molo
Il porto di Terracina offre l'essenza della città: dalle paranze (tipiche imbarcazioni per la pesca) agli anziani che giocano a carte, al molo da cui ci si tuffa, ai bar e locali di pesce che fanno da cornice. Dal porto di Terracina è inoltre possibile prendere i traghetti o gli aliscafi veloci per le isole Pontine di Ponza e Ventotene, raggiungibili in poco meno di un'ora.
A Piazza della Repubblica, il cui centro cade sulla simbolica fontana, ci si arriva da via Roma, altra importante arteria del centro nuovo di Terracina, e confluisce verso il porto, verso la via che sale sul Tempio di Giove, o sulla piccola spiaggia di levante, detta anche "La Spiaggetta", ai piedi di Pisco Montano. E' lì che la maestosità del Tempio dà il meglio di sè: dando su porta Napoletana, così chiamata perché costruita verso il regno di Napoli, sul mare e sulla darsena, è possibile ammirare il suggestivo paesaggio lasciandosi cullare dalle onde del mare.
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Piazza Della Repubblica
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A Piazza della Repubblica, il cui centro cade sulla simbolica fontana, ci si arriva da via Roma, altra importante arteria del centro nuovo di Terracina, e confluisce verso il porto, verso la via che sale sul Tempio di Giove, o sulla piccola spiaggia di levante, detta anche "La Spiaggetta", ai piedi di Pisco Montano. E' lì che la maestosità del Tempio dà il meglio di sè: dando su porta Napoletana, così chiamata perché costruita verso il regno di Napoli, sul mare e sulla darsena, è possibile ammirare il suggestivo paesaggio lasciandosi cullare dalle onde del mare.
l Monumento Naturale di Campo Soriano è un poljie (in serbo), o campo carsico, posto a 361 metri sul livello del mare. La sua formazione ebbe inizio ben 27 milioni di anni fa, con la frattura che separò Monte Romano da Monte Cavallo Bianco. Le successive glaciazioni e i fenomeni atmosferici, modellarono la valle fino a darle l’aspetto attuale. Proprio per la complessità dei fenomeni che l’hanno generata, la valle carsica di Campo Soriano è un luogo di interesse geologico, sia a livello nazionale che internazionale, ed è stata riconosciuta come Area protetta con la legge regionale n. 56 del 27 aprile 1985. All’interno dei suoi 974 ettari di estensione, i fenomeni carsici hanno scolpito una serie di formazioni spettacolari, che caratterizzano il paesaggio e lo rendono aspro e affascinante. Tra i fenomeni osservabili nel poljie ci sono: - le doline, degli avvallamenti circolari - gli inghiottitoi, delle vere e proprie cavità strette e profonde - le cisterne naturali, importantissime riserve d’acqua per gli abitanti del luogo - gli hum, resti di formazioni rocciose modellate per millenni dai fenomeni atmosferici. Continua a leggere qui: https://www.eccellenzepontine.net/2017/11/monumento-naturale-di-campo-soriano/
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Natural Monument Camposoriano
Via Campo Soriano
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l Monumento Naturale di Campo Soriano è un poljie (in serbo), o campo carsico, posto a 361 metri sul livello del mare. La sua formazione ebbe inizio ben 27 milioni di anni fa, con la frattura che separò Monte Romano da Monte Cavallo Bianco. Le successive glaciazioni e i fenomeni atmosferici, modellarono la valle fino a darle l’aspetto attuale. Proprio per la complessità dei fenomeni che l’hanno generata, la valle carsica di Campo Soriano è un luogo di interesse geologico, sia a livello nazionale che internazionale, ed è stata riconosciuta come Area protetta con la legge regionale n. 56 del 27 aprile 1985. All’interno dei suoi 974 ettari di estensione, i fenomeni carsici hanno scolpito una serie di formazioni spettacolari, che caratterizzano il paesaggio e lo rendono aspro e affascinante. Tra i fenomeni osservabili nel poljie ci sono: - le doline, degli avvallamenti circolari - gli inghiottitoi, delle vere e proprie cavità strette e profonde - le cisterne naturali, importantissime riserve d’acqua per gli abitanti del luogo - gli hum, resti di formazioni rocciose modellate per millenni dai fenomeni atmosferici. Continua a leggere qui: https://www.eccellenzepontine.net/2017/11/monumento-naturale-di-campo-soriano/
Da Porta Romana attraverso una passeggiata alla scoperta degli itinerari turistici che Terracina offre, sicuramente la Chiesa del Purgatorio costituisce una tappa fondamentale ed imperdibile. Costruita nel 1787 sui resti della Chiesa medievale di S. Nicola, questa chiesa costituisce non solo l’unico esempio di architettura religiosa tardo-barocca della città, ma anche l’unica chiesa a pianta centrale e dotata di sagrato. Nell’edificio, di singolare valore tipologico e urbanistico, sono notevoli la grande facciata con il timpano a linee ondulate e le ricche decorazioni in stucco, la copertura a cupola e il piccolo campanile a pagodina.
Chiesa del Purgatorio
40 Corso Anita Garibaldi
Da Porta Romana attraverso una passeggiata alla scoperta degli itinerari turistici che Terracina offre, sicuramente la Chiesa del Purgatorio costituisce una tappa fondamentale ed imperdibile. Costruita nel 1787 sui resti della Chiesa medievale di S. Nicola, questa chiesa costituisce non solo l’unico esempio di architettura religiosa tardo-barocca della città, ma anche l’unica chiesa a pianta centrale e dotata di sagrato. Nell’edificio, di singolare valore tipologico e urbanistico, sono notevoli la grande facciata con il timpano a linee ondulate e le ricche decorazioni in stucco, la copertura a cupola e il piccolo campanile a pagodina.
Piazza Santa Domitilla, da poco restaurata, è per molti una delle piazze più belle di Terracina. Il suo pavimento bianco, con a fianco il celebre palazzo papale oggi diventato museo cittadino, ospita al centro un'iconica fontana, una quercia secolare e una colonia felina che vive indisturbata nella piazza da sempre. A condire il tutto, la splendida vista, di nuovo, su Terracina e sul mare. Lo spettacolo è assicurato. Salendo, infine, si arriva al duomo, con la cattedrale di San Cesareo, il Teatro Romano e la grande piazza.
Piazza Santa Domitilla
Piazza Santa Domitilla
Piazza Santa Domitilla, da poco restaurata, è per molti una delle piazze più belle di Terracina. Il suo pavimento bianco, con a fianco il celebre palazzo papale oggi diventato museo cittadino, ospita al centro un'iconica fontana, una quercia secolare e una colonia felina che vive indisturbata nella piazza da sempre. A condire il tutto, la splendida vista, di nuovo, su Terracina e sul mare. Lo spettacolo è assicurato. Salendo, infine, si arriva al duomo, con la cattedrale di San Cesareo, il Teatro Romano e la grande piazza.

Le Guide ai Quartieri

Il Centro Storico, cuore pulsante della città, è il luogo dove la storia romana, medievale e moderna conservano ancora le loro testimonianze, come l’antica Via Appia, che attraversa la piazza del Foro, con il lastricato dell'epoca, il Teatro Romano, il Capitolium, la Cattedrale di San Cesareo, edificata sulle rovine di un tempio romano, il Castello Frangipane, il Palazzo Braschi e molto altro ancora. I monumenti che racchiude il Centro Storico mostrano ancora oggi la bellezza che possedevano un tempo. Passeggiando per il corso, le piazze e i vicoli, circondati da queste meraviglie si è come avvolti dalle migliaia di racconti che le mura hanno vissuto. L’insieme di leggende, aneddoti e fatti storici ci raccontano e ci fanno rivivere le interessanti vicende della città, ogni senso ci racconta emozioni forti ed infinite, ed è tanto facile immergersi nel passato quanto emergere e tornare al presente, anche per un semplice riflesso del sole sul mare, che si intravede poco lontano, mentre lambisce con le sue onde la parte bassa di questa magnifica città che profuma di salsedine. Il Centro Storico di Terracina, ai piedi del Tempio di Giove, è un giardino di bellezze, ospita ristoranti, attraenti bar sulle piazze, musei, gallerie d'arte e negozi di vario genere, una miscellanea tra l'antico e il contemporaneo, una fusione di ottima cucina locale, cultura ed emozioni.
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Terracina
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Il Centro Storico, cuore pulsante della città, è il luogo dove la storia romana, medievale e moderna conservano ancora le loro testimonianze, come l’antica Via Appia, che attraversa la piazza del Foro, con il lastricato dell'epoca, il Teatro Romano, il Capitolium, la Cattedrale di San Cesareo, edificata sulle rovine di un tempio romano, il Castello Frangipane, il Palazzo Braschi e molto altro ancora. I monumenti che racchiude il Centro Storico mostrano ancora oggi la bellezza che possedevano un tempo. Passeggiando per il corso, le piazze e i vicoli, circondati da queste meraviglie si è come avvolti dalle migliaia di racconti che le mura hanno vissuto. L’insieme di leggende, aneddoti e fatti storici ci raccontano e ci fanno rivivere le interessanti vicende della città, ogni senso ci racconta emozioni forti ed infinite, ed è tanto facile immergersi nel passato quanto emergere e tornare al presente, anche per un semplice riflesso del sole sul mare, che si intravede poco lontano, mentre lambisce con le sue onde la parte bassa di questa magnifica città che profuma di salsedine. Il Centro Storico di Terracina, ai piedi del Tempio di Giove, è un giardino di bellezze, ospita ristoranti, attraenti bar sulle piazze, musei, gallerie d'arte e negozi di vario genere, una miscellanea tra l'antico e il contemporaneo, una fusione di ottima cucina locale, cultura ed emozioni.

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